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L'appello: "Europa e Usa uniti nella lotta contro i cambiamenti climatici"

(ansa)
L'invito sulle testate dell'Alleanza Lena all’amministrazione Biden-Harris siglato da politici, amministratori delegati, associazioni di categoria, sindacati e istituti di ricerca europei in vista del summit Usa sul clima: ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 50 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005
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Accogliamo con piacere l’impegno dell’amministrazione Biden-Harris per rilanciare la lotta contro i cambiamenti climatici e il ritorno degli Stati Uniti nell’accordo sul clima di Parigi. Da entrambi i lati dell’Atlantico ora abbiamo lo stesso obbiettivo: arrivare a zero emissioni entro il 2050.

Un’alleanza tra gli Stati Uniti e l’Europa è fondamentale per affrontare il problema dei cambiamenti climatici e rendere possibile una transizione equa e sostenibile. Insieme, rappresentiamo il 25 per cento delle emissioni globali di anidride carbonica e il 40 per cento del Pil mondiale. Rappresentiamo un mercato di 800 milioni di persone. Gli Stati Uniti sono uno dei maggiori partner commerciali dell’Europa. Agendo insieme, possiamo fare la differenza. La transizione globale di cui abbiamo bisogno non avverrà mai se non procederemo nel modo giusto.

Sei mesi dopo le elezioni europee del maggio 2019 l’Europa ha messo sul tavolo il più grande piano di transizione su scala continentale, il Green Deal europeo. Qualcuno pensava che la crisi del covid avrebbe modificato questa ambizione, e invece l’Unione Europea ha scelto di accelerare sulla via della transizione verde. Stiamo attuando un piano di ripresa che salverà e trasformerà al tempo stesso la nostra economia per allinearla alla traiettoria dell’accordo di Parigi, mobilitando 250 miliardi di euro per la lotta contro i cambiamenti climatici in appena tre anni. È la più grande terapia d’urto sotto forma di investimenti verdi mai decisa in Europa! Abbiamo concordato inoltre che nemmeno un euro dovrà essere investito in attività nocive per l’ambiente. Siamo orgogliosi di questo straordinario successo e ci aspettiamo che gli Stati Uniti seguano una strada analoga con il loro piano Build Back Better.

L'Unione Europea è all’avanguardia mondiale quanto ad ambizione climatica. Ci siamo già impegnati per un nuovo obbiettivo climatico per il 2030 e ci siamo accordati sullo sviluppo di una nuova tassonomia per gli investimenti verdi. Uno dei fiori all’occhiello di questa ambizione è la legge europea sul clima, che dà forza di legge ai nostri obbiettivi climatici. Con questo provvedimento, stiamo lavorando a un percorso chiaro per i prossimi decenni.

Nei prossimi 18 mesi, intraprenderemo una trasformazione sistemica che comincerà a modificare profondamente il modo in cui produciamo, consumiamo, ci spostiamo, mangiamo o anche semplicemente commerciamo con il resto del mondo. Lo scopo di questo cambiamento senza precedenti è fare in modo che tutte le nostre politiche lavorino nella direzione di un’azione climatica.

In questo viaggio, sarà necessario che le nostre industrie diventino più verdi e investano maggiormente in tecnologie a basse emissioni attraverso un prezzo delle emissioni più alto. Impegnandoci in queste riforme, dovremo garantire parità di condizioni con quei competitor che non si impegnano sul clima quanto noi. È questo il senso del meccanismo di adeguamento delle emissioni alle frontiere che metteremo sul piatto a giugno.

Gli Stati Uniti e l’Unione Europea affronteranno sfide differenti nella transizione verso l’obbiettivo della neutralità in termini di emissioni. Mentre l’Unione Europea deve importare energia per metà del suo fabbisogno, gli Stati Uniti hanno cominciato a esportare più energia di quanta ne importano. Al di là di queste differenze, abbiamo un programma comune e dobbiamo intraprendere riforme comuni. Condividiamo anche la stessa preoccupazione: la transizione dev’essere giusta ed equa per evitare di penalizzare i nostri cittadini, i nostri lavoratori e le nostre industrie. È per questo che dobbiamo rafforzare la cooperazione tra di noi e lavorare insieme per rendere più puliti i nostri sistemi energetici, prendere misure aggiuntive per rendere più ecologici i nostri sistemi finanziari, introdurre veicoli a zero emissioni e accelerare il rinnovamento degli edifici.

Questo decennio sarà cruciale per la lotta contro i cambiamenti climatici! La crisi climatica non ha colori politici, non ha confini, e nessun vaccino ci proteggerà dal suo impatto. Noi, politici, amministratori delegati, associazioni di categoria, sindacati e istituti di ricerca europei, esortiamo gli Stati Uniti a tradurre in realtà le loro ambizioni adottando l’obbiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 50 per cento entro il 2030 (rispetto ai livelli del 2005).

Possiamo costruire partendo dalla nostra lunga storia comune e da questa nuova visione condivisa per creare un movimento globale e accompagnare la trasformazione delle nostre società verso un nuovo modello di prosperità. Con economie a zero emissioni e una biodiversità preservata, abbiamo le potenzialità di creare posti di lavoro e migliorare la qualità di vita dei nostri cittadini. Abbiamo l’opportunità di costruire una nuova cooperazione transatlantica con al centro l’obbiettivo di raggiungere la neutralità in termini di emissioni.

Ci appelliamo quindi agli Stati Uniti perché siano audaci e ambiziosi come siamo stati noi con il Green Deal europeo e ci impegneremo per cooperare meglio in modo da progredire lungo questa strada. È un’opportunità unica, non dobbiamo perderla!

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Firmatari:

Pascal Canfin, Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo;

Jon Abrahamsson Ring, amministratore delegato dell’Inter Ikea Group;

Nikos Avlonas, presidente del Centre for Sustainability and Excellence;

Bertrand Badré, amministratore delegato della Blue like an Orange Sustainable Capital, ex direttore generale della Banca mondiale;

Jean-Louis Bal, presidente del Ser (Syndicat des énergies renouvelables);

Julie Beaufils, segretaria generale della EuropeOn (Associazione europea degli installatori elettricisti);

Christophe Beck, amministratore delegato della Ecolab;

Marc Berg, amministratore delegato del Free Now Group;

Stéphane Bijoux, parlamentare europeo del gruppo Renew Europe;

Dott. ing. Leonhard Birnbaum, amministratore delegato della E.On;

Gilles Boyer, parlamentare europeo del gruppo Renew Europe;

Matt Brittin, presidente della Emea Business & Operations Google;

Jesper Brodin, amministratore delegato dell’Ingka Group (Ikea);

Sylvie Brunet, parlamentare europea del gruppo Renew Europe;

Thomas Buberl, amministratore delegato dell’Axa;

Christopher Burghardt, presidente della ChargeUp Europe;

Delara Burkhardt, parlamentare europea del gruppo Socialisti e Democratici;

Bertrand Camus, amministratore delegato della Suez;

Catherine Chabaud, parlamentare europea del gruppo Renew Europe;

Mohammed Chahim, mentare europea del gruppo Socialisti e Democratici;

Olivier Chastel, parlamentare europeo del gruppo Renew Europe;

Niels B. Christiansen, amministratore delegato della Lego Group;

Armond Cohen, direttore esecutivo della Clean Air Task Force;

Omar Cordes, amministratore delegato della Ownership Capital;

Paul-Adrien Cormerais, amministratore delegato della Pony;

Pierre-André de Chalendar, amministratore delegato della Saint Gobain;

Pascal Demurger, amministratore delegato della Maif;

Massimo di Tria, direttore degli investimenti della Società Cattolica di Assicurazione;

Sandrine Dixson-Declève, copresidente del Club di Roma;

Philippe Donnet, amministratore delegato delle Assicurazioni Generali;

Pascal Durand, parlamentare europeo del gruppo Renew Europe;

Bas Eickhout, parlamentare europeo del gruppo Verdi/Ale;

Fabienne Keller, parlamentare europea del gruppo Renew Europe;

Laurence Farreng, parlamentare europea del gruppo Renew Europe;

Pierroberto Folgiero, amministratore delegato della NextChem e amministratore delegato del Maire Tecnimont Group;

Antoine Frerot, amministratore delegato della Veolia;

Ignacio S. Galán, presidente e amministratore delegato della Iberdola S.A.;

Michel Giannuzzi, presidente e amministratore delegato della Verallia;

Jean-Pierre Grimaud, amministratore delegato della Ofi Am;

Catherine Guillouard, amministratrice delegata della Ratp;

Lars Hanseid, presidente della Emea, 3M Company;

Bjørn Kjærand Haugland, amministratore delegato della Skift Business Climate Leaders;

Gerbrand Haverkamp, direttore esecutivo della World Benchmarking Alliance;

Valérie Hayer, parlamentare europeo del gruppo Renew Europe;

Helena Helmersson, amministratore delegato della H&M Group;

Martin Hojsik, parlamentare europeo del gruppo Renew Europe;

Peter Hug, direttore generale di eu.bac (European Building Automation and Controls Manufacturers Association);

Thomas Ingenlath, amministratore delegato della Polestar;

Alan Jope, amministratore delegato della Unilever;

John Keppler, amministratore delegato della Enviva;

Christoph Klein, socio gerente della Esg Portfolio Management;

Michaela Koller, direttrice generale della Insurance Europe;

Nikos Koumettis, presidente per l’Europa della Coca-Cola;

Gregory Labrousse, amministratore delegato della namR;

Pascal Lamy, coordinatore dei Delors Institutes (Parigi, Berlino, Bruxelles);

Christian Levin, presidente e amministratore delegato della Scania CV AB;

Jean Bernard Lévy, presidente e amministratore delegato della Edf;

Peter Liese, parlamentare europeo del gruppo Ppe;

Javi López, parlamentare europeo del gruppo Socialisti e Democratici Gauthier Louette, presidente e amministratore delegato della Spie;

César Luena, parlamentare europeo del gruppo Socialisti e Democratici;

Thierry Mallet, presidente della Utp, amministratore delegato del Transdev Group;

Andrea Mariani, direttore del Fondo Pegaso;

Karen Melchior, parlamentare europea del gruppo Renew Europe;

Silvia Melegari, segretaria generale della Cei-Bois;

Dirk Meuleman, amministratore delegato della Phenix Capital;

Iskra Mihaylova, parlamentare europea e vicepresidente del gruppo Renew Europe;

Jan Moström, presidente e amministratore delegato della Lkab (Luossavaara-Kiirunavaara Aktiebolag);

Manfred Mühlberger, presidente della Ecopreneur.eu;

Frédéric Nadal, amministratore delegato della Mv Credit;

Sabine Nallinger, direttrice generale della Foundation 2° - German companies for climate protection;

Jutta Paulus, parlamentare europea del gruppo Verdi/Ale;

Diego Pavia, amministratore delegato della Eit InnoEnergy;

Yves Perrier, amministratore delegato della Amundi;

Morten Helveg Petersen, parlamentare europeo del gruppo Renew Europe/Radikale Venstre;

Bertrand Piccard, presidente della Solar Impulse Foundation;

Tonino Picula, parlamentare europeo del gruppo Socialisti e Democratici, relatore del Parlamento europeo per gli Stati Uniti;

Sirpa Pietikäinen, parlamentare europea del gruppo Ppe;

Paul Polman, presidente di Imagine; Henri Poupart-Lafarge, amministratore delegato della Alstom;

Luc Prayssac, amministratore delegato della Rair (Réseau des Administrateurs pour un Investissement Responsable);

Jürgen Reinert, amministratore delegato della Sma Solar Technology AG;

Thomas Reynaert, direttore generale di Airlines for Europe A4E;

Éric Rondolat, amministratore delegato di Signify;

Giuseppe Santoro, presidente di Inarcassa;

Günther Schiendl, membro del comitato esecutivo della Vbv Pensionskasse;

Annamaria Seganti, consigliera d’amministrazione della Cassa Forense;

Jean-Dominique Senard, presidente del consiglio d’amministrazione della Renault;

Francesco Starace, amministratore delegato dell’Enel;

Markus Steilemann, amministratore delegato della Covestro;

Ana Struna Bregar, amministratrice delegata della Cer - Sustainable Business Network Slovenia;

Irène Tolleret, parlamentare europea del gruppo Renew Europe;

Enrique Tombas Navarro, amministratore delegato della Suma Capital Sgeic SA;

Nils Torvalds, parlamentare europeo del gruppo Renew Europe;

Costas Travasaros, presidente della Solar Heat Europe/Estif;

Véronique Trillet-Lenoir, parlamentare europea del gruppo Renew Europe;

Pierre Valentin, amministratore delegato della Ecofi Investissements;

Maarten van Dijk, amministratore delegato della SkyNrg;

Peter Vanacker, presidente e amministratore delegato della Neste Corp.;

Marie-Pierre Vedrenne, parlamentare europea del gruppo Renew Europe, vicepresidente della Commissione commerci internazionali;

Víctor Viñuales, direttore esecutivo della Ecodes;

Michael Villa, direttore esecutivo della smartEn;

Ludovic Voet, segretario confederale della Confederazione europea dei sindacati;

Andrea Voigt, direttrice generale della Epee;

Pernille Weiss, parlamentare europea del gruppo Ppe;

Eliot Whittington, direttore della Corporate Leaders Groups;

Philippe Zaouati, amministratore delegato della Mirova.

 

(Traduzione di Fabio Galimberti)