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L'europarlamento

Tutti d'accordo con Sassoli. Letta, Salvini e Fassina: bisogna rivedere il Mes

(ansa)
Il presidente dell'Europarlamento propone di riscrivere le norme e trasferire la gestione dei 400 miliardi del fondo dai governi alla Commissione europea. E raccoglie consensi al centro, a destra e a sinistra. Anche la dem Sereni, viceministra degli Esteri dice: "Serve una rifoma europea"
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David Sassoli ha ragione:il Mes così come è strutturato oggi non va bene. Arrivano consensi da destra Matteo Salvini, sinistra, Stefano Fassina anche da centro, Enrico Letta, alla proposta del presidente dell'Europarlamento che in 'intervista a Repubblica ha detto che quello strumento "ormai è anacronistico" che nessun paese europeo lo vuole utilizzare che bisogna" riformarlo e renderlo uno strumento comunitario, non più intergovernativo".

Ha ragione Sassoli, commenta dopo avere letto i giornali l'ex premier italiano Letta.  "Noi - dice -abbiamo fatto una proposta, con l'istituto Jacques Delors: si prenda atto che è assurdo che ci siano 400 miliardi bloccati e si faccia una scelta: si trasformi il Mes e lo si porti dentro la Commissione Ue, lo si dia in gestione alla Commissione. Si gestiscano quei soldi con regole comunitarie e li si utilizzino subito".



Anche Fassina, deputato di Liberi e Uguali, plaude alle parole del presidente dell'Europarlamento. ""Da marzo, dice -, con pochi altri colleghi in Parlamento e una schiera di economisti completamente trascurati dai grandi media, sosteniamo le stesse posizioni, attaccate come ideologiche, anti-europeiste, sovraniste. L'autocritica no, ma speriamo che almeno ora il Pd corregga rotta e costruisca un minimo di autonomia culturale nell'interpretazione del vincolo esterno".

Naturalmente esulta Salvini che vede una buona occasione per ricordare la linea contraria al Mes della Lega.  "Dopo mesi di resistenza l'establishment europeo riconosce la validità delle nostre proposte: smantellare il Mes, utilizzando gli 80 miliardi del suo capitale per garantire i prestiti della Bei alle piccole e medie imprese, e cancellare i debiti Covid, coperti dalla Bce coi 1.350 miliardi del programma Pepp", commenta il leader della Lega, Matteo Salvini.

Che aggiunge: "Ora voltiamo pagina e affrontiamo l'emergenza trovando i fondi necessari sui mercati, con la copertura della Banca centrale, invece di rivolgerci a una istituzione fallimentare e nata per altri scopi come il Mes.
Ulteriori esitazioni non sono giustificabili: si voti subito un ulteriore scostamento di 100 miliardi per intervenire con indennizzi efficaci e un grande piano di investimenti, riavviando l'economia prima che scadano gli ammortizzatori sociali Covid e riprendano i licenziamenti".

Una posizione rafforzata da un lungo comunicato dei parlamentari del Dipartimento economia del Carroccio che scrivono:  "Quattro giorni fa il Centro Delors, un think tank di Berlino, aveva suonato la campana a morto per il Mes. Oggi il Pd, si accoda smentendo se stesso con una acrobatica piroetta e confermando quindi la validità della linea che la Lega sostiene fin da marzo: smantellare il Mes e monetizzare il debito Covid".

Il Pd evocato dai leghisti, batte un colpo con la viceminstra degli Esteri Marina Sereni, che dice: "E' venuto forse il momento di modificare il meccanismo che regola il Fondo Salva Stati. Non a caso oggi sia David Sassoli che Enrico Letta suggeriscono di trasferirlo dagli Stati alla Commissione. Sono anch'io dell'idea che occorra rendere questo meccanismo profondamente diverso rispetto al 2008. C'è già stata una modifica importante nella parte del Mes dedicata alla sanità, che dovrebbe essere senza condizionalità, tuttavia nessuno la sta utilizzando. Come Pd pensiamo che sarebbe sbagliato lasciare tutte quelle risorse congelate. Tuttavia su questo vi sono posizioni diverse sia nella maggioranza che nell'opposizione: dunque potrebbe essere utile - ha concluso Sereni - chiedere una riforma ulteriore a livello europeo per togliere ogni dubbio e preoccupazione sull'accedere al Mes".

Il riferimento alla posizioni diverse della Sereni riguarda da un lato i grillini, la forza più consistente della maggioranza, contrario al Mes, e a Forza Italia e Silvio Berlusconi, ala centrista del centrodestra., favorevole. L'ex presidente del Consiglio anche oggi, in un'intervista, ha infatti ribadito: "La situazione sanitaria forse non è mai stata così grave, la seconda ondata ù un pericolo sul quale avevo messo in guardia ù ci ha investito in pieno. Le conseguenze sono drammatiche anche perché non ci hanno dato ascolto, per esempio rifiutando di utilizzare i fondi che l'Europa ci mette a disposizione con il Mes per rinforzare il sistema sanitario".

Arriva anche la reazione dei grillini. "Non mi capita troppo spesso di trovarmi d'accordo con gli esponenti del "grande centro" italiano, ma in questo caso credo che la proposta di David Sassoli, di cancellare il debito dei paesi membri a causa covid, sia giustissima", scrive l'europarlamentare Ignazio Corrao su Fb. Che naturalmente si occupa anche del Mes.

"Peraltro il Presidente dell'Europarlamento - dice - infatti - parla anche di Mes da riformare, il che denota una apprezzabile onestà intellettuale, visto che è esponente di un partito che continua a voler piazzare agli italiani questo pacco decantandone la presunta cancellazione delle condizionalità. Fatto ormai appurato come falso da chiunque non sia in malafede"




 
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